Milano, 5 nov. (LaPresse) – La guardia di finanza di Milano sta eseguendo un decreto di sequestro preventivo di beni immobili, terreni e partecipazioni societarie nella disponibilità di 13 persone riconducibili alla famiglia Marzotto. Sono tutti accusati di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi. Attraverso le indagini è stato possibile individuare i luoghi in cui venivano effettivamente assunte le decisioni ed impartite le direttive sulla gestione della società di diritto lussemburghese, da parte dei soci stessi risultati quasi tutti residenti in Italia. Le risultanze probatorie acquisite hanno così permesso di riqualificare la holding lussemburghese come soggetto fiscalmente residente in Italia, con conseguente emersione dell’obbligo di denuncia al Fisco italiano di una plusvalenza da cessione di partecipazioni, realizzata nel 2007, per un valore di quasi 200 milioni di euro e per la quale è stata evasa un’imposta di oltre 65 milioni di euro.

Tra le 13 persone indagate per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi ci sono anche Matteo, Vittorio, Diamante, Maria Rosaria Cristiana e Margherita Marzotto. Sono anche stati iscritti Andrea, Isabella e Rosanna Donà Delle Rose. Le indagini coordinate dai pubblici ministero Laura Pedio e Gaetano Ruta sono nate da una verifica fiscale dell’agenzia delle entrate dopo al vendita del marchio Valentino Fashion Group nel 2008. L’operazione è stata effettuata dalla famiglie Marzotto e Donà Delle Rose al fondo Permira. Secondo l’accusa sarebbe stata realizzata una plusvalenza di 200 milioni di euro, ottenuta in Lussemburgo grazie alla società Icg di cui sono proprietari, senza pagare 65 milioni di euro di tasse. Proprio per questo la guardia di finanza ha sequestrato diversi immobili, tra cui la villa di Cortina e alcune case a Roma della famiglia Marzotto.

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