I carabinieri del comando di provinciale di Messina hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 8 soggetti (7 dei quali in carcere e 1 sottoposto agli arresti domiciliari) ritenuti responsabili - a vario titolo - dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, usura, intestazione fittizia di beni e violazioni degli obblighi della sorveglianza speciale, tutti aggravati dal metodo mafioso. L'indagine era iniziata nell'ottobre 2014 dopo le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Daniele Santovito che hanno permesso di comprovare l'operatività di una consorteria mafiosa attiva nella zona sud del capoluogo palermitano e riconducibile al detenuto Giacomo Spartà, capo dell'omonimo Clan, egemone nel racket dell'usura e delle estorsioni a danno di commercianti ed avventori di sale scommesse, i cui proventi concorrevano ad alimentare la cassa comune.

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