Catania, 24 giu. (LaPresse) – Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Paternò (Catania) hanno arrestato Alfio Licciardello detto ‘U Cavvunaru’, 52 anni, pluripregiudicato per omicidio e associazione mafiosa; Salvatore Licciardello, 53 anni già condannato per associazione mafiosa; Francesco Alberti, 44 anni, pregiudicato, Roberto Camarda 48enne, pregiudicato; Teodoro Chiarella, 26 anni, pregiudicato e Roberto Leuci, 38 anni, pregiudicato, entrambi di Brindisi. L’accusa è di estorsione aggravata commessa avvalendosi del metodo mafioso ai danni di un imprenditore locale, titolare di un’azienda agricola e casearia. Le indagini sono scaturite dalla collaborazione dell’imprenditore che ha deciso coraggiosamente di denunciare perché sfinito dalle vessazioni subite, talvolta rivolte anche ai suoi familiari.

A capo dell’organizzazione è emersa la figura di Alfio Licciardello, noto alle cronache per essere un affiliato di spicco del clan del Malpassotu. Il progetto criminale è iniziato quando Licciardello si è recato nell’azienda della vittima, prelevando vasche e macchinari per la produzione di prodotti caseari, per un valore di circa 5mila euro. Ai commercianti che acquistavano dalla vittima ricotte e formaggi Licciardello ha imposto di rifornirsi da lui e dai suoi collaboratori. La vittima è stata infine costretta a cedere una cospicua quantità giornaliera di latte in favore dei suoi aguzzini, così da non riuscire più neanche a proseguire la sua regolare attività subendo un danno economico di circa 20mila euro. A conclusione dell’attività di indagine, il Gip del Tribunale di Catania, su richiesta della locale procura distrettuale della Repubblica, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei sei pregiudicati, tutti relegati nel carcere di Catania Bicocca.

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