Roma, 4 giu. (LaPresse) – Gianni Alemanno, per le elezioni Europe del 2014 chiese aiuto a Salvatore Buzzi, capo della coop ’29 Giugno’. Ma quest’ultimo si rivolse alla ‘Ndrangheta. Lo si evince a pagina 310 dell’ordinanza di arresto del gip romani, Flavia Costantini, nell’ambito dell’inchiesta che ha portato alla seconda tornata di arresti su ‘Mafia Capitale. Nel documento si legge: “Le attività investigative consentivano di rilevare come, a fronte di una richiesta di sostegno da parte di Alemanno, sin dalla fine del mese di marzo 2014, in vista delle elezioni europee del 25 maggio 2014, Salvatore Buzzi avesse espressamente richiesto, per il tramite di Giovanni Campenì appoggio all’organizzazione criminale calabrese (di cui quest’ultimo è ritenuto espressione), per procurare i necessari consensi in occasione della campagna elettorale dell’ex sindaco di Roma”.

“Buzzi – si sottolinea – riferiva a Massimo Carminati, in una conversazione captata sulle rispettive utenze dedicate, l’esito di un incontro avuto poco prima con Alemanno presso gli uffici della Commissione Commercio, in Roma, via dei Cerchi, nell’occasione, riferiva a Carminati del sostegno richiesto in quell’occasione dall’ex primo cittadino (“no, no era pe’ la campagna elettorale à una sottoscrizione e poi se candida al sud”) e rappresentava al sodale come avesse individuato Campennì, indicato con il solo nome di battesimo, quale strumento idoneo per assecondare tale richiesta (“.. da Giovanni à gli famo fa ..”). I due concordavano, inoltre, l’incontro per il martedì seguente”.

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