Roma, 23 giu. (LaPresse) – Tra i separati, nel 2012, il 39% dei mariti ha, come titolo di studio più elevato, il diploma di scuola media inferiore, il 41% quello di scuola media superiore, fra le mogli il 44,3% ha un titolo di scuola media superiore e il 33,9% uno di scuola media inferiore. E’ quanto emerge dal report ‘Separazioni e divorzi in Italia’ dell’Istat. Il 16% delle mogli possiede un titolo universitario, contro il 13,5% dei mariti. Un risultato del progressivo aumento del livello di istruzione della popolazione generale.

La propensione a separarsi, rileva l’Istat, è tendenzialmente più elevata per i titoli di studio più alti, ha registrato un aumento a partire dagli anni ’90 per poi stabilizzarsi nell’ultimo decennio. Nel 2012 si sono registrate 4,7 separazioni per 1.000 uomini tra i 15 e i 64 anni che possiedono un alto livello di istruzione (laurea o altro titolo universitario) e solo 2,8 per coloro che hanno al massimo la licenza elementare, contro un dato medio pari a 4,1 separazioni per 1.000 uomini della stessa età. Andamento abbastanza simile si riscontra anche per le donne. Le mogli con un titolo di studio alto (titolo universitario) mostrano una maggiore propensione alla separazione (4,5 per 1.000 contro un valore del 2,0 per 1.000 registrato tra le donne che hanno al massimo la licenza elementare). Nella maggior parte dei Paesi europei, invece, le persone con un titolo di studio non elevato si rivelano maggiormente a rischio di rompere il proprio matrimonio.

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