Roma, 22 ott. (LaPresse) – Un 23enne è stato fermato a Chieti in quanto ritenuto essere uno dei responsabili dell’assalto del blindato dei carabinieri, poi incendiato, durante la manifestazione degli indignati del 15 ottobre a Roma. Il giovane sottoposto a fermo è nato nel 1988, è di Benevento, ma studia a Chieti. L’accusa è di tentato omicidio. Il fermo è stato eseguito grazie a un blitz congiunto dei carabinieri di Chieti e di Ariano Irpino (Avellino), coordinato dalla procura di Roma. Secondo indiscrezioni, il fermato potrebbe essere di origini abruzzesi. All’arresto, avvenuto a Chieti, gli investigatori sono arrivati grazie al lavoro dei militari del Ros, che hanno analizzato i filmati relativi ai disordini nella capitale, in cui si vedrebbe il giovane che con la mano richiamava altre persone per assaltare il furgone blindato, dato poi alle fiamme dopo l’attacco. I carabinieri, quando hanno fermato l’uomo, lo hanno trovato in possesso di zaini che il giovane ha giustificato dicendo che stava andando in Val di Susa, dove domani è in programma una manifestazione dei No Tav. Decisivo per le indagini, secondo gli inquirenti, è stato l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche.

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