Il Premier Giuseppe Conte: L'Italia sa rialzarsi 

 L'inno d'Italia, i 43 nomi delle vittime letti. Ma anche il silenzio per la cerimonia di inaugurazione del nuovo ponte di Genova, due anni dopo il crollo del Morandi, avvenuto il 14 agosto del 2018. Un evento inaugurale sobrio alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il premier Giuseppe Conte. Proprio perché la "ferita non è rimarginata", come il capo dello Stato ha detto ai familiari delle vittime in un incontro privato in prefettura prima della cerimonia sul ponte. Il comitato delle famiglie ha scelto di non esserci sul Viadotto: un richiamo alle responsabilità attribuite nella vicenda ad Autostrade e alla questione concessioni. E di "responsabilità che non sono generiche ma hanno sempre un nome e un cognome, sono sempre frutto di azioni o di omissioni" ha parlato Mattarella. "È importante ci sia un'azione severa e rigorosa di accertamento", ha ribadito.

 Sul ponte inaugurato pioveva forte, come pioveva il 14 agosto del 2018. Ma a un certo pubblico ha fatto la sua comparsa il sereno, alla cerimonia presenziata dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, dal presidente della Camera Roberto Fico, dalla ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli. Oltre al governatore Giovanni Toti, il sindaco e commissario alla ricostruzione Marco Bucci e l'architetto Renzo Piano che ha disegnato il nuovo Viadotto sul Polcevera. Poi è arrivata anche la musica di Fabrizio De André: Creuza de ma, rivista da 18 artisti italiani per volonta' di Dori Ghezzi.

 Sullo sfondo il dramma di 2 anni fa con le 43 vittime. Per Bucci "queste cose non devono succedere mai più". E per Conte "è ancora troppo acuto il dolore della tragedia che si è consumato in questo luogo". Ma si coglie anche il senso di una "ricomposizione" . Per il premier "Genova deve ripartire e lo fa da qui", dal ponte che "è un'opera mirabile frutto del genio italico, di una virtuosa collaborazione tra politica, amministrazione locale, impresa e lavoro" ed è anche "la dimostrazione che il nostro paese sa rialzarsi, sa tornare a correre".

 Sempre presente, quasi a incombere, la questione delle concessioni autostradali. "Il governo – ha ricordato Conte – ha ritenuto doveroso promuovere e condurre un processo di contestazione degli inadempimenti che hanno causato il crollo del ponte e recentemente si è concluso con la ridefinizione dei termini della convenzione, riportando in equilibrio il rapporto concessorio, con la possibilità di garantire investimenti e maggiore sicurezza a tutti i cittadini".

 Dal capo del governo una assicurazione: "Stiamo lavorando anche per ridefinire la governance. Il nostro obiettivo fondamentale è tutelare sempre l'interesse pubblico, che non è stato garantito adeguatamente dalla struttura regolatoria delle precedenti concessioni".

 Non un gran finale volutamente. Ma un finale di inaugurazione con le sirene delle navi e il sorvolo delle Frecce Tricolori che hanno pennellato nel cielo i colori della bandiera italiana. E il taglio del nastro, sobrio anche quello.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata