A "Chi l'ha visto?" l'appello della madre. Imane Laloua scomparve nel 2003. Nel 2006 un camionista trovò dei resti umano in due sacchetti sulla A1. Ora l'esame del Dna ha stabilito che sono della giovane di origine marocchina. Si parla di sette sataniche 

Mentre le indagini vanno avanti per chiarire il giallo della morte di Imane Laloua, stamane a “Chi l’ha visto? 11.30”  un nuovo appello di mamma Zoubida Chakir che vuole sapere cosa è successo e dove sono gli altri resti della figlia  Imane, 22 anni, origini marocchine, era svanita nel nulla il 27 giugno 2003 da Montecatini Terme dove viveva insieme al marito, un giovane connazionale con problemi di giustizia. La ragazza aveva raggiunto la madre (che lavorava come colf e badante) nel 1995 e aveva frequentato le scuole in Italia. Poi il matrimonio e la scomparsa.

Ora l’esame del DNA sui resti umani trovati da un camionista in due sacchi nel boschetto vicino l’area di sosta dell’autostrada A1 (vicino a Barberino nel Mugello) nel 2006, conferma che si tratta della ragazza scomparsa. La squadra Mobile di Firenze ipotizza l’ombra di una setta satanica. A "Chi l’ha visto 11.30" di stamane la mamma fa un nuovo accorato appello per “sapere dove sono gli altri resti della figlia”.

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