LaPresse e upday presentano gli eventi da non perdere di lunedì 25 febbraio 2019

Oscar a Green Book – La 91esima edizione dei premi Oscar è da record. È l'anno più 'black' di sempre con 7 premi andati ad afroamericani e, proprio nei giorni in cui negli Stati Uniti il dibattito per la costruzione di un muro al confine è più acceso che mai, il Messico è stato protagonista grazie a Roma di Alfonso Cuaròn (che vince Miglior Regia, Fotografia e Film Straniero). A vincere il miglior film è Green Book, una commedia su un'improbabile ma ricchissima amicizia tra due americani negli anni '50, uno di origini italiane (Viggo Mortensen) e uno di origini africane (Mahershala Ali). Miglior attore è, come previsto, Rami Malek per "Bohemian Rhapsody", mentre Olivia Colman soffia inaspettatamente l'Oscar come Miglior attrice a Glenn Close.

Testa a testa in Sardegna – E' testa a testa tra Christian Solinas (centrodestra) e Massimo Zedda (centrosinistra) in Sardegna, secondo i primi exit poll di "Noto sondaggi". Crolla, invece,rispetto al 5 marzo, il M5S. La  forbice fornita da Antonio Noto dice che Christian Solinas è tra il 36,5 e il 40,5 per cento. Massimo Zedda sta tra il 35 e il 39. Mentre il candidato del Movimento 5 Stelle, Francesco Desogus si trova tra il 13,5 e il 17,5 per cento: poco più di un terzo dei voti presi il 5 marzo (42%). Lo spoglio vero e proprio comincia questa mattina alle 7 e i risultati certi si avranno dopo qualche ora. Gli exit poll di Noto ci dicono anche he c'è un fortissimo effetto Zedda che dovrebbe aver provocato un importante voto "disgiunto" a suo favore. Per quanto riguarda le coalizioni, infatti, il centrodestra avrebbe una forbice tra il 42 e il 46%, con il centrosinistra tra il 28 e il 32% e il M5S tra il 14 e il 18%  L'affluenza al voto è stata del 53,75, in lieve aum ento (1,4%) rispetto alle regionali del 2014.

Italia nel vento – Continua il maltempo su tutto il centrosud. Non grandi piogge ma vento davvero inusuale, freddo, neve e mari agitati. Il vento fa cadere alberi, scoperchia tetti causa il crollo di muri e cornicioni. Così, prima di aprire luoghi pubblici come scuole e parchi, è necessario controllare che non ci siano alberi pericolanti e che, nelle aule, tutto sia a posto. Per questo, a Napoli, oggi le scuole restano chiuse allo scopo, recita un comunicato del Comitato operativo presieduto dal sindaco Luigi De Magistris, "di consentire le operazioni di controllo e messa in sicurezza a seguito dei danni causati dal vento dei giorni scorsi". A Roma le scuole saranno aperte, ma i parchi cittadini resteranno chiusi finché non siano stata effettuate le necessarie verifiche su alberi e muri. Anche ad Avola (Siracusa) le scuole sono chiuse e il sindaco ha invitato i cittadini a non lasciare nei cortili e nei giardini delle case oggetti che potrebbero volare via e diventare pericolosi. In Calabria, dopo il blocco di ieri della ferrovia per la caduta di rami e alberi sui binari tra Policastro e Sapri, la situazione sembra normale. Nel catanese tre giovani (due ragazzi e una ragazza) risultano dispersi. La loro auto è finita in mare travolta da un'onda nel piccolo porticciolo di Santa Maria la Scala ad Acireale. A Bari, riunione in capitaneria di porto della unità di crisi con la protezione civile della Puglia per valutare le modalità per il recupero del relitto della nave turca Efe Murat e prevenire perdite di carburante.

Brexit – Bufera su Theresa May. La premier britannica si prenderà ancora del tempo per provare a rinegoziare l'accordo sulla Brexit e ha annunciato perciò che il Parlamento non voterà sull'intesa questa settimana, ma entro il 12 marzo. La decisione scatena l'ira di molti parlamentari anche conservatori perché significa che la Camera dei Comuni potrebbe non avere voce in capitolo fino a 17 giorni prima della Brexit. Una soluzione possibile (e auspicata da più parti)  sembra quella del rinvio: spostare la Brexit fino al 2021 cercando, nel frattempo, di trovare un accordo sulla questione ("backstop") del confine tra Irlanda e Irlanda del Nord. La premier spera ancora di lasciare la Ue il 29 marzo con un accordo ma molti l'accusano di giocare col fuoco ricattando Paese e Parlamento con lo spauracchio del "no deal". La speranza di Theresa May è quella di ottenere dall'Ue modifiche vincolanti dell'accordo sul backstop, in modo da arrivare a una versione accettabile per la Camera dei Comuni. Oggi, May  in Egitto, vede la cancelliera tedesca Angela Merkel. Domani poi, il suo team di negoziatori tornerà a Bruxelles, e quel giorno stesso lei riferirà alla Camera dei Comuni. Il rischio, per la premier, è che mercoledì il Parlamento decida di approvare la mozione della deputata laburista Ivette Cooper per il rinvio che, adesso, avrebbe diverse probabilità di successo.

Chiesa e Pedofilia – Si è chiuso in Vaticano il vertice di quattro giorni sulla pedofilia e la protezione dei minori. Il Papa ha detto che nelle violenze degli uomini di Chiesa sui bambini c'è la mano di Satana e ha garantito che non sarà tollerato né abuso né insabbiamento, come invece è successo in passato, che ogni singolo caso sarà affrontato con la massima serietà. Ma le associazioni delle vittime non sono soddisfatte e chiedono di più. Vogliono un atto diretto del Papa. E l'atto, per quanto si è capito, arriverà. Per dare l'esempio, il Vaticano si doterà di una legge di contrasto alla pedofilia valida per il territorio dello Stato Città e per la Curia, quindi anche per il personale diplomatico in forza all'estero. La legge, che sarà presentata a breve, accompagnerà un Motu Proprio del Papa e le Linee guida per il Vicariato della Città del Vaticano. Così anche il piccolo Stato si adegua a quanto è stato richiesto a tutte le conferenze episcopali già nel 2011. Già questa mattina, all'indomani della chiusura del vertice, ci sarà un incontro ristretto tra il comitato e i dicasteri coinvolti nel contrasto alle violenze sui minori, per impostare il lavoro e dare seguito alle idee maturate nei giorni scorsi. 

 

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