Roma, 20 set. (LaPresse) – "A fronte di numerose previsioni condivisibili, che per molti profili hanno accolto le richieste dell’Anm, evidenzia tra i punti critici che meritano un ripensamento, la previsione di sanzioni disciplinari quali strumenti per garantire la maggior tempestività dei processi, rilevando che tale previsione, in assenza di misure che effettivamente rendano funzionale il meccanismo processuale, è destinato a produrre risultati ingiustamente punitivi in danno dei singoli magistrati, senza apportare alcun positivo contributo all'effettività e tempestività della giustizia civile e penale". È quanto si legge in una nota dell'Anm, al termine dell'Assemblea generale, dopo un diffuso e partecipato dibattito sulle proposte di riforma dell'Ordinamento Giudiziario e del sistema per l'elezione del Consiglio Superiore della Magistratura.

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