A comunicarlo un cartello apposto questa mattina sul portone d'ingresso

"Attoniti per quanto accaduto ieri, la presidente, il consiglio di amministrazione, la direzione e tutto lo staff dell'Opera di Santa Croce esprimono il loro più profondo cordoglio ai parenti della vittima". È quanto è scritto, in italiano e in inglese, in un cartello apposto nella mattinata sul portone d'ingresso della basilica di Santa Croce, a Firenze, chiusa per lutto dopo che ieri pomeriggio un turista spagnolo di 52 anni è morto colpito da un frammento lapideo caduto dalla sommità di una navata della chiesa. Accanto al cartello un giglio bianco. Molti visitatori stranieri si sono fermati a leggere il cartello e hanno scattato fotografie. Questa mattina, i frati francescani del convento di Santa Croce hanno celebrato una messa in suffragio della vittima dell'incidente. La basilica resterà chiusa anche sabato 20 ottobre per le verifiche e i controlli necessari.

"Serve un'inchiesta rapida per capire come sia potuto accadere questo fatto drammatico". Così il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini in un'intervista a La Stampa sulla tragedia. "Appena appresa la notizia ho chiamato il segretario generale del ministero – aggiunge -, per fare verifiche rispetto alle diverse competenze sull'immobile, che è di proprietà del Fondo edifici di culto del ministero degli Interni, ma su cui ci sono accordi per la manutenzione e il restauro. Adesso mi sembra il momento di capire fino in fondo la dinamica. Ci saranno indagini da parte della magistratura per comprendere come sia potuto accadere questo fatto drammatico, ma anche se ci sono responsabilità dal punto di vista della manutenzione e chi doveva farla".

La morte del turista nella chiesa di Santa Croce a Firenze, per il sindaco di Firenze, Dario Nardella, "è stata una coincidenza sfortunata, una vera e propria disgrazia successa alla città di Firenze, il turista si è trovato nel momento sbagliato, nel posto sbagliato. Esprimo nuovamente la nostra vicinanza alla famiglia e ho sentito l'ambasciatore spagnolo. Spero che le cause vengano accertate il prima possibile, è in gioco la credibilità di Firenze". 

"Non solo una tragedia e una morte evitabile, ma anche un enorme danno per il turismo italiano e per l'immagine del nostro paese all'estero". Lo afferma, in una nota, il Codacons. "Non si può morire visitando una chiesa storica, peraltro sottoposta a controlli e verifiche costanti, che ogni giorno registra migliaia di presenze".

"È un incidente intollerabile – aggiunge nella nota il presidente del Codacons Carlo Rienzi – sul quale la magistratura dovrà fare piena chiarezza, indagando sul fronte della manutenzione e dei controlli di sicurezza che, a quanto si apprende, erano stati eseguiti solo pochi giorni fa. Vogliamo capire se ci siano stati errori o responsabilità che abbiano contribuito a determinare la morte del turista spagnolo, e in tal senso il Codacons si costituirà parte offesa nell'inchiesta aperta dalla Procura di Firenze, in rappresentanza della collettività". "Considerato inoltre il gravissimo danno subito dall'immagine dell'Italia all'estero, invitiamo lo Stato Italiano – conclude – a fare altrettanto, costituendosi nel procedimento e chiedendo un risarcimento nei confronti dei soggetti che saranno ritenuti responsabili dell'accaduto, e a disporre un incremento dei controlli nei siti culturali e nelle chiese storiche più fragili".
 

 

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