Milano, 21 lug. (LaPresse) – Dal 10 aprile al 1 novembre 2015 il Palazzo della Triennale si trasformerà nel padiglione ‘Arts &Foods’, interamente dedicato alla ‘multiforme relazione fra le arti e il cibo’ a partire dalla metà dell’Ottocento fino ai giorni nostri. Il concept del padiglione, l’unico realizzato al diffusori delle aree di Rho Pero, è stato presentato questa mattina dal presidente de La Triennale di Milano Claudio De Albertis, dal commissario unico di Expo Milano Giuseppe Sala, dall’ad di Cassa depositi e prestiti Giovanni Gorno Tempini e dal curatore Germano Celant. Allestita negli spazi interni ed esterni della Triennale – 7.000 metri quadrati circa tra edificio e giardino – ‘Arts & Foods’ metterà a fuoco la pluralità di linguaggi visuali e plastici, oggettuali e ambientali che dal 1851, anno della prima Expo a Londra, fino ad oggi hanno ruotato intorno al cibo, alla nutrizione e alla dimensione conviviale.Main partner del progetto sarà Cassa depositi e prestiti.

“Il costo per il padiglione è di 5,3 milioni di euro (2,5 milioni per l’allestimento della mostra e 2,8 milioni per la gestione della Triennale nei sei mesi di Expo, ndr.) di cui 750mila andranno a Germano Celant, che già da un anno e mezzo lavora con questo staff a questo progetto. Celant non è un semplice curatore ma si sta occupando anche di prestiti delle opere, dell’organizzazione e delle assicurazioni dei capolavori che saranno in mostra”, ha precisato l’ad Sala. I costi elevati dell’esposizione avevano suscitato molte polemiche e malumori. Sala ha quindi ringraziato Cassa depositi e prestiti, Sace e il Fondo Strategico Italiano che contribuiranno alla realizzazione del progetto con 3 milioni di euro, “una copertura superiore al 50%” della cifra necessaria per realizzare il padiglione porterà “nel cuore di Milano il tema dell’Esposizione Universale, l’alimentazione” e permettà “agli amanti e agli appassionati di arte durante i sei mesi dell’Expo di visitare la nostra città di godere di opere uniche, che hanno segnato la storia”.

“Expo è una grandissima vetrina per attirare investitori e visitatori nel nostro Paese, di cui c’è un gran bisogno – ha detto l’ad di Cdp Gorno Tempini – e ci vuole impegno da parte di tutti. Come Cdp abbiamo voluto mostrare la nostra vicinanza a tutta Expo. Siamo attivamente impegnati perché Expo sia un successo”. Cdp ha l’obiettivo di sostenere le Pmi, ha aggiunto Gorno Tempini, e il sostegno ad Expo è un modo di interpretare “la missione di Cdp, che è sostenere la crescita del paese”. Il padiglione “Arts & Foods”, allestito dallo Studio Italo Rota, sarà “una panoramica a 360 gradi sugli intrecci continui che si sono sviluppati intorno al cibo e ai rituali che riguardano il cibo – ha spiegato il curatore Germano Celant – Non volevamo solo mostrare opere d’arte al grande pubblico, ma contestualizzarle nel loro ambiente e nelle loro epoca storica”. Ci sarà una stanza dedicata al pic hic, un Café del primo Novecento, una cucina, una sala da pranzo borghese dove si potranno ammirare due opere di Cézanne, uno spazio dedicato al Futurismo, con menù, oggetti e porcellane disegnate in stile futurista accostate per contrasto ad opere della scuola romana. Ci sarà anche spazio per il cibo consumato in viaggio, nei bar e ristoranti, in aereo e nello spazio, dalla progettazione e presentazione di edifici dedicati al consumo e alla produzione di alimenti. Tutto sarà intrecciato alle testimonianze di artisti, scrittori, film maker, grafici, musicisti, fotografi, architetti e designer che, dall’Impressionismo e dal Divisionismo alle Avanguardie storiche, dalla Pop Art alle ricerche più attuali, hanno contribuito allo sviluppo della visione e del consumo del cibo.

“In tutto avremo oltre 800 oggetti in esposizione”, ha spiegato Celant sottolineando l’imponente sforzo organizzativo per creare il padiglione. Durante l’incontro è stato inoltre presentato il concept di ‘Cucina & Ultracorpi’, a cura di Germano Celant e in stretta collaborazione con Silvana Annicchiarico. Per l’ottava edizione del Triennale Design Museum il tema di Expo Milano 2015 è stato declinato per raccontare un’ulteriore specificità del design italiano. I due progetti saranno inaugurati in occasione del Salone del Mobile, che prenderà il via proprio il 10 aprile.

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