Carlo Castagna, superstite della strage, ne parla a La vita in diretta: "Spero prima che questi occhi si chiudano"

"Nuovo processo? Io credo che la difesa debba fare i suo accertamenti, ma quanto fatto finora è stato altezza del compito da svolgere credo. I passaggi di indagine sono stati minuziosi e puntuali, dopo 3 gradi non credo si possa che possa uscire qualcosa di eclatante". Lo ha detto ai microfoni de 'La vita in diretta' su Rai1 Carlo Castagna, unico sopravvissuto della strage di Erba. Nel dicembre 2006 i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi uccisero nel piccolo centro comasco Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini: sono stati condannati all'ergastolo. Negli ultimi giorni gli avvocati della coppia hanno presentato un'istanza per analizzare reperti prima non esaminati; l'obiettivo è arrivare alla revisione del processo.

"Perdono? Io in quella sera avevo bisogno di un aiuto straordinario, che è arrivato. Ho avuto un sostegno: non ho fatto nulla di strano nel perdonarli, io sono stato miracolato, senza questo intervento dall'alto il mio cuore non avrebbe retto. Il cristiano deve agire in base ala logica dell'amore". Poi aggiunge: "Incontrare Olindo e Rosa? Io lo auspico, prima che questi occhi si chiudano".
 

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