Roma, 11 set. (LaPresse) – “Ciò che è accaduto all’orsa Daniza non è un incidente né un fatto casuale: è un animalicidio in pieno regola”. Lo dichiara la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, che preannuncia una vera e propria mobilitazione legale da parte dell’associazione. Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, aggiunge, “si è dimostrato incapace di tutelare l’animale” e per questo l’associazione ne chiede le dimissioni “immediate”.

“Nei giorni e nelle settimane passate – aggiunge – avevamo più volte chiesto di lasciare in pace l’animale, arrivando a diffidare le autorità locali: questo è il risultato della caccia alle streghe, del clima di terrore scatenato contro il povero plantigrado”.

“Insieme alle centinaia di migliaia di cittadini che si sono schierati con noi a difesa di Daniza – prosegue Rocchi – consideriamo responsabili di questa morte tutte le autorità che hanno fatto del terrorismo psicologico contro l’orso: in primis la Provincia di Trento e gli amministratori locali ed i politici locali che hanno scatenato questa guerra di religione. Ma anche coloro i quali hanno materialmente eseguito l’intervento di telenarcosi. Al riguardo chiediamo di sapere se tale intervento sia stato posto in essere da personale medico-veterinario e se siano state rispettate tutti i protocolli veterinari”.

“Chi a vario titolo è coinvolto nell’animalicidio di Daniza stia sicuro di non dormire sonni tranquilli – aggiunge la presidente dell’Enpa -: questo per noi e per tutti i cittadini italiani che hanno preso a cuore il caso dell’orsa è il punto di partenza di una battaglia che porteremo avanti finché Daniza non avrà giustizia”.

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