Roma, 1 ott. (LaPresse) – “Politici ora basta”. Non usa giri di parole Diego Della Valle, proprietario della Tod’s e patron della Fiorentina, per attaccare la classe politica italiana, e lo fa attraverso le pagine dei giornali, comprate per spiegare “a quei politici, di qualunque colore essi siano, che si sono contraddistinti per la totale mancanza di competenza, di dignità e amor proprio per le sorti del Paese” che “saremo sicuramente in molti a volergli dire di vergognarsi”. Un attacco, quello di Della Valle, che non risparmia nessuno e non fa distinzioni tra maggioranza e opposizione, tra centrodestra e centrosinistra. L’imprenditore, infatti, parla di “spettacolo indecente e irresponsabile” considerato “non più tollerabile da gran parte degli italiani e questo riguarda – spiega – buona parte degli appartenenti a tutti gli schieramenti politici”.

L’imprenditore aveva anticipato ieri sera i contenuti della lettera aperta al Tg La7 di Enrico Mentana, spiegando le ragioni che lo avevano spinto a questa iniziativa. Ragioni che, osservando la condizione economica e sociale del Paese, devono essere ricercate “nell’agire attento solo ai piccoli o grandi interessi personali o di partito”. Una strada, questa, che per Della Valle “ci sta portando al disastro e sta danneggiando irrimediabilmente la reputazione dell’Italia nel mondo” portando gli italiani a non avere “più nessuna stima e nessuna fiducia in molti di voi”. Il rischio è, per l’imprenditore, che il Paese non voglia più “farsi rappresentare da una classe politica che, salvo alcune eccezioni, si è totalmente allontanata dalla realtà delle cose e dai bisogni reali dei cittadini”. Di fronte alla crisi delle economie mondiali e “per uscire da questo momento molto preoccupante” ciò che serve è “serietà, competenza, buona reputazione, senso dello Stato e amore per il proprio Paese”.

“Invece – scrive Della Valle – purtroppo, bisogna prendere atto che solo una piccola parte dell’attuale classe politica possiede queste caratteristiche, mentre il resto è composto da persone incompetenti e non preparate che non hanno nessuna percezione dei problemi del Paese, della gravità del momento e tantomeno una visione mondiale degli scenari futuri che ci aspettano”. La responsabilità della situazione attuale, però, non riguarda soltanto la classe politica, ma anche “una parte del mondo economico del Paese” che per l’imprenditore è quella che non vive di mercato e concorrenza e che “per troppo tempo ha avuto rapporti con tutta la politica”, seguendo il vento delle opportunità e della convenienza “sostenendola in tanti modi, senza mai richiamarla al senso di dovere nell’interesse dell’Italia”.

Il j’accuse dell’imprenditore tenta di proporre anche una soluzione, che è quella del dialogo, e lo fa appellandosi “alle componenti della società civile più serie e responsabili, che hanno veramente a cuore le sorti del Paese”, che Della Valle individua nel mondo delle imprese, in quello del lavoro e tra i politici, affinché “si parlino tra loro e si adoperino e lavorino per affrontare con la competenza e la serietà necessaria questo difficile momento”.

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