Milano, 24 mar. (LaPresse) – In Lombardia "la prima cosa da ribadire è che i dispositivi di protezione sono ancora insufficienti. La maggior parte di noi non è in grado di visitare i pazienti. Ci consideriamo potenzialmente infetti: lo dimostrano i ricoveri dei medici di famiglia e i decessi. Rischiamo di infettare" le persone in cura che soffrono di altre patologie rispetto al coronavirus. Così la dottoressa Paola Pedrini, segretaria generale regionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) Lombardia, al telefono con LaPresse.

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