Roma, 2 mag. (LaPresse) – Oltre mezza tonnellata di burro è stata sequestrata dai carabinieri del Nas di Parma, nel corso di una ispezione presso un caseificio del modenese. Il prodotto si trovava all’interno di una cella frigorifera ed era privo della necessaria documentazione ai fini della rintracciabilità.

A Latina, invece, i Nas presso un caseificio del capoluogo pontino specializzato nella produzione di mozzarelle, hanno sequestrato quasi 2 tonnellate di formaggio a pasta filata, confezionato e pronto per la commercializzazione, ottenuto dalla lavorazione di cagliata, di provenienza tedesca, alla quale era stato addizionato il conservante sorbato di potassio. L’utilizzo di tale additivo non era indicato nella documentazione aziendale e sull’etichetta apposta sulle confezioni del prodotto finito.

Gli stessi militari, presso un altro opificio della zona, hanno sequestrato anche 350 chili di mozzarella di bufala, residuo non commercializzato di una precedente produzione che, nonostante fosse destinato ad essere smaltito come rifiuto, era stoccato all’interno di una cella frigo insieme ad altri prodotti caseari pronti per la distribuzione.

A Caserta poi i Nas hanno individuato un’azienda lattiero casearia in precarie condizioni igienico sanitarie e strutturali. L’Azienda sanitaria provinciale, ha disposto il sequestro di oltre una tonnellata di latte di bufala e la sospensione dell’attività.

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