"Vengo a nome di Scanzano, dammi 1.500 euro per i carcerati": il messaggio è chiarissimo. A Castellammare di Stabia dire di venire a nome di Scanzano, la roccaforte dei D'Alessandro, significa chiaramente di essere lì per conto del clan. Il proprietario del Bar, nella centralissima piazza Giovanni XXIII, si rifiuta e l'uomo di 33 anni, già noto alle forze dell'ordine, si appropria dei soldi contenuti nella cassa (circa 200 euro) e avvisa che sarebbe tornato il giorno dopo a prendere il resto. Subito sono intervenuti i carabinieri che lo hanno bloccato insieme a un complice, un 18enne incensurato.

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