Catania, 24 set. (LaPresse) – Condividevano video violenti e immagini di combattimenti in strada, identificandosi con i protagonisti del film di Kubrik ‘Arancia Meccanica’: il tribunale di Catania ha emesso tre provvedimenti restrittivi nei confronti di un gruppo di giovani bulli, tra cui alcuni minorenni, accusati di concorso in lesioni personali, rapina, violenza privata e minacce.

Le indagini dei carabinieri, partite nel 2014 dopo la denuncia di alcune vittime di un pestaggio con traumi facciali e cranici, avvenuto in pieno centro storico a Catania, hanno permesso di risalire all’identità del gruppo di giovani, 4 ragazzi tutti sotto i venti anni, che da mesi praticavano ogni forma di bullismo, dall’intimidazione alla violenza di gruppo,per impossessarsi di telefoni di ultima generazione, dei soldi dei compagni di scuola e per far colpo sulle ragazze. All’aggressione denunciata a dicembre 2014 se ne sono aggiunte altre, sempre causate dalle stesse persone che ‘operavano’ nell’area più frequentata della movida catanese, via Etnea, giardini Bellini, piazza Teatro e vie limitrofe.

I riconoscimenti da parte delle vittime, dei genitori e dei testimoni, le conseguenti indagini e la linea decisa assunta dalla procura, intenzionata a dare un incisivo segnale di risposta al grave fenomeno del bullismo, anche minorile, hanno consentito di individuare i responsabili delle numerose aggressioni: per due gemelli – uno già ai domiciliari per detenzione e spaccio di droga, e per un terzo ragazzo è stato imposto il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione dalle 21 di sera alle 6 del mattino, e l’obbligo di permanere nel comune di dimora abituale, salvo autorizzazione del giudice. I reati contestati sono lesioni personali, rapina, violenza privata, minaccia, chiaramente in concorso.

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