Torino, 4 nov. (LaPresse) – “Il condannato non ha avuto nessuna particolare reazione, è rimasto impassibile. È stato riconosciuto l’omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere della moglie aggravato dalla parentela”. Così l’inviata al tribunale di Asti de ‘La vita in diretta’ in onda su Rai1 parlando di Michele Buoninconti, condannato a 30 anni per l’omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere della moglie Elena Ceste.

“I genitori di Elena – ha commentato Carlo Tabbia, legale della famiglia Ceste – sono commossi, purtroppo hanno avuto la consapevolezza che Michele è responsabile della morte di Elena, ora dovranno andare a casa a spiegarlo ai bambini (di cui hanno la patria potestà, ndr). I figli sanno, erano preparati sapendo che oggi ci sarebbe stata la sentenza. Fino a un mese fa nulla era stato loro detto, ma a questo punto bisognava prepararli, era impossibile non dirgli nulla. La scorsa settimana gli si è stato spiegato cosa succedeva”. I genitori di Elena Ceste, ha aggiunto il legale, “in cuor loro speravano in una realtà diversa, questo è un grosso colpo perché è la conferma che Michele ha ucciso Elena”.

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