Milano, 17 dic. (LaPresse) – "Di fronte ad accuse infamanti ho deciso di fare lo sciopero della fame. La mia vita e il mio impegno politico e istituzionale sono stati sempre improntati al massimo di trasparenza, di concreta lotta alla criminalità, di onestà e rispettosa gestione della cosa pubblica. I polveroni sono il vero regalo alla mafia". Così in una nota il presidente di Regione Calabria, Mario Oliverio, in merito all'indagine della Dda di Catanzaro in cui sono coinvolte 16 persone accusate, a vario titolo, di corruzione, falso in atto pubblico, abuso d'ufficio e frode in pubbliche forniture. "Tra l'altro l'opera oggetto della indagine non è stata appaltata nel corso della mia responsabilità alla guida della Regione. Quanto si sta verificando è assurdo. Non posso accettare in nessun modo che si infanghi la mia persona e la mia condotta di pubblico amministratore – continua Oliverio -. Sarebbe come accettare di aver tradito la fiducia dei cittadini. Chiedo chiarezza! Lotterò con tutte le mie energie perché si affermi la verità".

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