E' successo a Zogno (Bergamo). I ragazzi sono stati messi in comunità. Botte e piccoli taglieggiamenti

Due studenti 16enni di un istituto tecnico della zona di Zogno, nel Bergamasco, sono stati arrestati dai carabinieri con le accuse di lesioni e minacce aggravate nei confronti di un loro coetaneo. I due, tra dicembre 2016 e dicembre 2017, hanno preso di mira un compagno di scuola affetto da disabilità, rendendogli la vita impossibile.

Gli adolescenti – uno bergamasco e l'altro milanese, già noto alle forze dell'ordine – sono stati allontanati da casa e affidati a comunità, nella quale adesso dovranno affrontare un percorso educativo, sulla base di un provvedimento emesso dal Tribunale per i Minorenni di Brescia. Diversi gli episodi di cui si sarebbero resi responsabili.

Tutto è cominciato a fine dicembre 2016, quando i due bulli hanno strattonato il coetaneo, staccandogli una tasca del giubbotto. Dal gennaio successivo le molestie sono diventate più gravi. I ragazzi avevano spintonato la loro vittima negli spogliatoi della palestra facendolo cadere per terra. Il compagno ha sbattuto la testa su una panca ed è stato portato in pronto soccorso. I medici hanno riscontrato un forte trauma cranica e gli hanno dato 7 giorni di prognosi.

Da allora non si sono più fermati e i mesi successivi per la loro vittima sono stati un crescendo di insulti, botte, piccoli furti, agguati. Si  rivolgevano costantemente al compagno con parolacce e insulti come "faccia gialla" o "bastardo", gli nascondevano zaino, libri e quaderni o glieli danneggiavano. Non solo. Lo obbligavano sempre a consegnare a dare a loro i soldi per la merenda. Vessazioni continue che facevano vivere il ragazzino in uno stato di costante stress e tensione, tanto che a un certo punto non riusciva più a andare a scuola. I genitori, una volta capito quello che stava accadendo, hanno deciso di denunciare tutto ai carabinieri e di iscrivere il figlio in un'altra scuola.

Fondamentale per fare emergere le violenze anche il contributo dei compagni di classe, che hanno raccontato ai carabinieri tanti episodi di violenza di cui il ragazzino era stato vittima.

Pesanti le conseguenze per i due bulli, che oltre a finire in comunità, nel gennaio del 2018 sono stati sospesi da scuola per alcuni giorni. Adesso dovranno affrontare un percorso educativo che prevede anche diverse ore volontariato e assistenza a altri ragazzi affetti da disabilità.

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