Brindisi, 19 mag. (LaPresse) – Una ragazza di 16 anni è morta, 8 studentesse sono rimaste ferite fra cui una in maniera gravissima. E’ questo il bilancio delle vittime dell’ordigno esploso questa mattina davanti all’istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi. Il boato è stato avvertito pochi minuti prima delle 8, nel momento di maggior afflusso degli studenti che entravano nell’istituto frequentato principalmente da ragazze. L’ordigno esploso, a quanto di apprende, era formato da 3 bombole di gas collegate fra loro e attivate con un detonatore a distanza. La bomba era stata appoggiata su un muretto davanti all’istituto e nascosta da un cassonetto dell’immondizia. La ragazza morta dopo il trasporto in ospedale si chiamava Melissa Bassi e aveva 16 anni, viveva a Mesagne. In condizioni gravissime ma stazionarie un’altra studentessa che si trova da ore in sala operatoria dove viene sottoposta ad un intervento di chirurgia toracica a causa delle gravi ferite riportate. Altre tre ragazze sono rimaste ferite in maniera seria e due di loro sono state portate in sala operatoria a causa delle importanti ustioni riportate. Intanto in questi minuti si sta svolgendo a Brindisi una riunione in procura per fare il punto sulla vicenda. Oltre al procuratore di Brindisi, Marco Dinapoli, sono presenti anche il procuratore della direzione distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, il dirigente della squadra mobile, Francesco Barnaba, e il sostituto Milto Stefano De Nozza. A Brindisi, appena arrivata la notizia dell’attentato, è giunto il governatore della Puglia Nichi Vendola. In viaggio verso la città pugliese il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e il vice capo della polizia Francesco Cirillo che coordinerà le indagini. Atteso per lunedì il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri.

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