"Si adoperava costantemente per favorire la nomina, ai vertici degli enti e delle società pubbliche, di persone a lui vicine"

Raffaele Pizza esercitava "il potere di influenza che gli è notoriamente riconosciuto nell'ambiente degli imprenditori gravitanti nel settore degli appalti pubblici, sfruttando i legami stabili con influenti uomini politici, spesso titolari di altissime cariche istituzionali". E' quanto scrive nell'ordinanza di oltre 500 pagine il gip Giuseppina Gugliemi in riferimento al ruolo svolto da Raffaele Pizza, fratello dell'ex sottosegretario Giuseppe Pizza (indagato), nell'inchiesta della guardia di finanza che ha portato all'arresto di 24 persone con accusa che vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, corruzione e riciclaggio, alla truffa ai danni dello Stato e il finanziamento illecito ai partiti.

Descrivendo il ruolo di Pinza nell'organizzazione, il giudice scrive che "si adoperava costantemente per favorire la nomina, ai vertici degli enti e delle società pubbliche, di persone a lui vicine, così acquisendo ragioni di credito nei confronti di queste che, dovendo successivamente essergli riconoscenti, risulteranno permeabili ai suoi metodi  di illecita interferenza nelle decisioni concernenti il conferimento di appalti pubblici ed attività connesse".
 

 

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