San Paolo (Brasile), 27 ago. (LaPresse) – “Non mi pento di nulla. Non posso pentirmi di ciò che non ho fatto. Mi stanno accusando di omicidio. I responsabili sono stati arrestati e torturati. Quando si sono verificate quelle morti, io non facevo più parte dell’organizzazione”. Lo ha dichiarato Cesare Battisti in un’intervista alla rivista brasiliana Istoé. L’intervista si concentra quindi sulla sua vita privata e la sua permanenza in Brasile. L’ex membro dei Proletari armati per il comunismo poi dichiara: “Non ho paura di nulla. Sono libero. Ho molto rispetto delle autorità brasiliane. Spero di poter ringraziare personalmente molte persone che mi hanno aiutato, principalmente Tarso Genro (ex ministro della Giustizia del Brasile, ndr). Se fosse possibile, mi piacerebbe molto anche ringraziare il presidente Lula”.

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