Convalidato il fermo: l'ex Paduano rimane in carcere

La gip Paola Della Monica ha convalidato il fermo di Vincenzo Paduano e ha emesso, come richiesto dalla procura, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il vigilantes reo confesso dell'omicidio di Sara Di Pietrantonio, la 22enne bruciata viva a Roma in via della Magliana perchè l'ex compagno non si rassegnava alla fine della relazione. È durato oltre tre ore l'interrogatorio di garanzia del 27enne, che è accusato di omicidio premeditato e stalking. L'uomo aveva confessato di aver cosparso la donna di alcol e di averle dato fuoco. Il corpo della giovane, semi carbonizzato, è stato trovato in un parcheggio alla periferia di Roma; Sara sarebbe stata tramortita e strangolata da Vincenzo Paduano prima di esser data alle fiamme, secondo quanto starebbe emergendo dell'esame autoptico sul corpo ancora in corso all'Istituto di Medicina legale dell'Universita La Sapienza.

L'AUTOPSIA. Quasi certamente Sara Dè stata uccisa prima che l'uomo le desse fuoco. Sara era particolarmente esile e Paduano le ha stretto il collo con il braccio fino a ucciderla. Poi, forse nel tentativo di cancellare le tracce, ha gettato dell'alcol sulla schiena, le braccia e la nuca della giovane il cui corpo era riverso a terra e le ha dato fuoco. Secondo quanto si apprende, serviranno i risultati di analisi fatte dai medici su sangue e polmoni per esser certi che Sara fosse già morta al momento del rogo. L'esame autoptico, presso l'Istituto di Medicina legale de La Sapienza, è stato svolto dal medico legale Giorgio Bolino, dal radiologo Carlo Catalano e dal tossicologo Giulio Mannocchi.
 

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