La denuncia degli Antirazzisti Piceni: "Deve essere coerente con la sua visione malata e criminale del mondo e lasciare il suo ruolo di educatore"

Bufera su Felice Spicocchi, vicepreside dell'istituto tecnico agrario Celso Ulpiani di Ascoli Piceno. Il motivo è presto detto: il dirigente scolastico ha fatto gli auguri ad Adolf Hitler su Facebook, scatenando, come prevedibile, una pioggia di polemiche. Nel post scritto in tedesco, poi rimosso, si legge "Centoventinove auguri di buon compleanno" e, pur non nominandolo direttamente, il riferimento al dittatore, nato proprio il 20 aprile di 129 anni fa, appare quasi scontato.

Immediata la reazione degli Antirazzisti Piceni, che sempre su Facebook pubblicano lo screenshot del post 'incriminato' e un lungo messaggio di denuncia. "L'Italia è una Repubblica democratica ed antifascista, e la sua scuola pubblica ha tra i suoi compiti quello di educare al valore e significato dei principi su cui si fonda la Costituzione di questo paese. Non deve dunque esistere alcun ruolo pubblico per chi non solo disconosce i principi basilari e fondanti del convivere democratico, ma addirittura manifesta aperta simpatia con l'emblema incarnato della negazione non solo di tutti i principi democratici che ci identificano, ma addirittura dei diritti umani", scrive l'associazione, che chiede a Spicocchi di dimettersi.

 

"Il "secondo collaboratore" dell'Istituto di Agraria di Ascoli Piceno che festeggia oggi sui social il compleanno di Hitler deve essere coerente con la sua visione malata e criminale del mondo e lasciare il suo ruolo di educatore immediatamente, per manifesta incompatibilità di principio. Altrimenti siano le autorità a cancellare a buon diritto l'onta di una tale compatibilità da una scuola di questa Repubblica, a garanzia dei suoi valori fondanti", conclude il post.

Ma Spicocchi non ci sta e in una nota dà la sua versione dei fatti. "Stamattina mi è venuta la 'brillante' idea di fare gli auguri di buon compleanno a Colmar Walter Hahn, artista e fotografo nato il 20 aprile 1889 a Berlino. Chi conosce l'artista e sa di cosa stavo parlando, ha infatti commentato 'tanti auguri allo zio di Berlino' e ho messo anche un like al commento. Dopodiché si è scatenato l'inferno. Non so chi abbia iniziato, ma il mio post è stato travisato, volendo a tutti i costi associarlo al dittatore Adolf Hitler".

Il dittatore nazista "è nato in Austria, a Branau am Inn e non a Berlino", spiega il professore. "Forse se avessi scritto 129 volte auguri di buon compleanno 'zio' Walter, tutto questo non sarebbe successo". "Se si visita la mia pagina Facebook non c'è nemmeno un'immagine legata, né tantomeno inneggiante, a fascismo o nazismo", prosegue Spicocchi. "Non sono di sinistra e lo sanno anche i sassi, ma questo tipo di associazione mi appare forzata e esagerata. Scrivo questo comunicato – conclude – dopo aver consultato il mio avvocato, a cui spero di non dovermi rivolgere per bloccare questa campagna diffamatoria".

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