Per i giudici "il fatto non sussiste"

Assolti "perché il fatto non sussiste". Esultano i fratelli Franco e Carlo De Benedetti e gli altri undici imputati al processo per le morti da amianto all'Olivetti di Ivrea. La Corte di Appello di Torino ha infatti ribaltato la sentenza di condanna in primo grado per le morti provocate dall'esposizione all'amianto negli stabilimenti Olivetti tra gli anni Settanta e i primi anni Duemila.

La presidente Flavia Nasi ha stabilito che tutti i tredici imputati non siano responsabili del decesso tra il 2008 e il 2013 di una ventina di ex lavoratori attivi nei reparti contaminati da fibre di amianto e che si sono ammalati di mesotelioma pleurico, tumore raro legato all'esposizione all'amianto. "La Corte di Torino è stata coraggiosa nel distruggere questa sentenza ingiusta e ha reso giustizia a tutte le persone" coinvolte, ha spiegato Tomaso Pisapia, legale di Carlo De Benedetti. Nel luglio 2006, in primo grado, i fratelli De Benedetti erano stati condannati a 5 anni e 2 mesi per i reati di omicidio colposo e lesioni colpose. "Ho sentito il mio assistito che è molto soddisfatto della sentenza – ha aggiunto Pisapia – ma aveva sempre avuto grande fiducia nella magistratura".

Fra gli indagati 'eccellenti' figuravano i dirigenti che, tra la fine degli anni Settanta e gli anni Novanta, erano a capo dell'azienda eporediese. Tra questi, oltre ai fratelli De Benedetti, anche l'ex ad Corrado Passera (condannato in primo grado a 1 anno e 11 mesi) e Roberto Colaninno, nominato amministratore delegato nel 1996, assolto già in primo grado per il reato di lesioni. Nel processo di appello, il sostituto procuratore generale Carlo Maria Pellicano, affiancato da Laura Longo e Francesca Traverso, aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado, attenuata dalla prescrizione che nel frattempo ha cancellato alcune contestazioni. La tesi della procura generale era che fin dal 1986 sia stato usato in Olivetti un talco contenente tremolite di amianto per il montaggio di alcune parti meccaniche ed elettroniche: secondo la difesa, invece, quel tipo di materiale nocivo era stato impiegato solamente fino al 1981.

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