Roma, 29 lug. (LaPresse) – L’Agenzia italiana del Farmaco ha coordinato nei giorni scorsi un incontro con i rappresentanti di Assogenerici, Assosalute, Farmindustria e della Fondazione Banco Farmaceutico onlus (in rappresentanza di 1500 enti assistenziali convenzionati) al fine di definire una serie di iniziative orientate ad aumentare la sensibilità alla donazione di farmaci alle fasce meno abbienti della popolazione. Qualche mese fa era stato richiesto ad AIFA un supporto per reperire farmaci da inviare ad una Missione in Mozambico e la Direzione Generale AIFA a titolo personale aveva coinvolto il Centro Missionario di Firenze, convenzionato con il Banco Farmaceutico riuscendo a fare arrivare i farmaci richiesti in tempi utili nel Paese Africano.

In seguito a questa attività il Banco Farmaceutico ha richiesto un incontro istituzionalizzato OpenAifa ed ha fatto presente come anche in Italia ci fosse bisogno di sensibilizzare la filiera del farmaco alla donazione. Considerato che la povertà sanitaria è un fenomeno in continuo aumento anche nel nostro Paese e il numero di cittadini che hanno difficoltà ad acquistare i medicinali (persino quelli con prescrizione medica) è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, l’Agenzia ha ritenuto doveroso fare da tramite affinché la filiera del farmaco fosse messa a conoscenza del bisogno esistente e si avviasse un dialogo produttivo.

AIFA, come ribadito recentemente, esercita continui richiami al profitto dell’Etica per tutte le rappresentanze della filiera del farmaco coinvolgendole in possibili percorsi che potrebbero portare alla definizione di iniziative congiunte, per rendere più efficaci i meccanismi della donazione di medicinali e nel contempo aumentare la consapevolezza di addetti ai lavori e cittadini. Attraverso iniziative condivise tra Onlus e Aziende ad esempio, si potrebbe permettere a queste ultime di semplificare la gestione della donazione dei medicinali all’interno dei sistemi di supply chain.

Un ulteriore intervento potrebbe riguardare la proposta di revisione del quadro legislativo per facilitare le attività di donazione dei medicinali. Infine, un altro nodo cruciale è quello della sensibilizzazione dei produttori e degli stessi cittadini, rispetto al problema della donazione dei farmaci, un fattore che potrebbe garantire il vero e proprio “salto di qualità” nelle quantità di confezioni messe a disposizione degli indigenti. Proprio per questo AIFA ha assicurato nel corso della riunione l’organizzazione di iniziative di comunicazione che possano contribuire ad aumentare la consapevolezza e la conoscenza di un bisogno sociale che colpisce migliaia di persone nel nostro Paese.

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