Roma, 3 mag. (LaPresse) – Sono 1800 i cani uccisi a bastonate in Italia nel corso del 2013. Quasto il dato che emerge dalle segnalazioni giunte sia al servizio reati di Aidaa contro gli animali, e dalle segnalazioni che sono state raccolte attraverso le denunce ed i social network. “Purtroppo il fenomeno della bastonatura dei cani è molto diffuso nelle zone dell’entroterra di regioni come la Puglia, la Basilicata, la Sicilia, la Calabria, la Sardegna, Lazio ed Abruzzo – rende noto l’Aidaa – zone in cui il randagismo è molto diffuso e l’uccisione dei cani a bastonate (ma anche a colpi di fucile) viene considerata un mezzo di contenimento del randagismo, anche se in realtà si tratta di una violazione penale dell’articolo 544 del codice penale. Purtroppo il fenomeno dell’uccisione dei cani randagi ai quali si uniscono le uccisioni dei cani dei cacciatori a fine carriera (fenomeno purtroppo in espansione anche nelle regioni dell’Italia Centrale) che portano complessivamente a oltre 2.000 i cani ammazzati crudelmente ogni anno di cui abbiamo notizia”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata