L'Osapp: "Situazione di sovraffollamento e disorganizzazione generale nelle carceri"
Cinque detenuti sono saliti sul tetto della casa circondariale di Ivrea dalle 14 di oggi e non vogliono scendere finché, hanno dichiarato, non parleranno con il magistrato di turno. Gli agenti della penitenziaria sono intervenuti immediatamente ma la situazione non si è ancora risolta e la protesta è ancora in corso. Non sono chiari, al momento, i motivi che hanno spinto i detenuti a salire sul tetto.
“L’episodio presso il carcere di Ivrea è l’ennesima dimostrazione del fatto che in ambito penitenziario alle molteplici promesse dei governi di opposti schieramenti non seguono mai fatti concreti” ha detto Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp. “La sofferenza interna alle carceri legata al sovraffollamento e alla disorganizzazione imperante e che purtroppo accomuna poliziotti e utenza sta producendo conseguenze deflagranti in cui anche problemi di semplice soluzione diventano insormontabili. Temiamo che con la calura estiva le criticità esistenti andranno ad assumere livelli di estrema drammaticità con effetti sulla stessa società”.
L’Osapp denuncia continuamente una situazione di “sfascio completo”
“Le carceri italiane sono allo sfascio più completo: non solo piazze di spaccio, ma ormai veri e propri call center illegali dove entra di tutto, dai microcellulari alla droga. Il personale, ridotto all’osso, è lasciato solo a fronteggiare un’emergenza senza fine.” Lo aveva dichiarato ad aprile il Segretario Generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), Leo Beneduci, commentando l’ennesimo episodio avvenuto nella giornata odierna presso la Casa Circondariale di Ivrea. “L’Osapp torna a chiedere interventi immediati e concreti da parte del Governo, sollecitando la proclamazione dello stato di emergenza nazionale per il sistema penitenziario italiano, ormai giunto a livelli di degrado e insicurezza intollerabili”.
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