Umberto de Gregorio: "Assoluta fiducia nella magistratura". Nella tragedia di aprile persero la vita 4 persone

Passano a 25 gli indagati per il disastro della Funivia del Monte Faito, in cui lo scorso 17 aprile persero la vita quattro persone in seguito alla rottura di un cavo che fece precipitare una cabina in un dirupo. Tra di loro, secondo quanto apprende LaPresse, c’è anche Umberto de Gregorio, il presidente dell’Eav, l’azienda pubblica del trasporto pubblico campana che gestisce la funivia. In precedenza, lo scorso 22 aprile, la Procura di Torre Annunziata aveva già iscritto nel registro degli indagati quattro persone tra dirigenti e dipendenti dell’Eav, ai quali oggi dunque si aggiungono altri 21 nomi. La Procura oplontina indaga per i reati di disastro e omicidio colposo – oltre a lesioni colpose con riferimento al 23enne rimasto ferito e ancora ricoverato all’Ospedale del Mare di Napoli.

Presidente Eav: “Assoluta fiducia nella magistratura”

Ho letto dai giornali che sto per ricevere un avviso di garanzia in merito alla tragedia del Faito. Gli indagati, leggo dai giornali, passerebbero da 4 a 25 .Confermo la mia assoluta fiducia nella giustizia, sono sereno, e confermo la massima collaborazione agli organi inquirenti. Sono al mio posto di lavoro, come sempre”, ha scritto de Gregorio in un post su Facebook

Crollo Funivia Monte Faito, cosa è successo e chi sono le vittime

Il disastro della Funivia del Faito è avvenuto a Castellammare di Stabia (Napoli) lo scorso 17 aprile. Una cabina è precipitata in un dirupo mentre si trovava nella parte alta dell’impianto dopo la rottura del cavo di trazione per cause ancora non chiarite. L’incidente si è verificato in condizioni di fitta nebbia, in una zona impervia del monte Faito. L’impianto era riaperto da pochi giorni dopo la pausa invernale e aveva superato verifiche tecniche e manutenzioni, incluse prove sui cavi. 

Quattro persone hanno perso la vita nell’incidente: il 58enne Carmine Parlato, macchinista dell’Eav che guidava la cabina e tre turisti, tra cui la cittadina israeliana di 25 anni Janan Suliman. Un altro cittadino israeliano, fratello di quest’ultima, è gravemente ferito ed è ancora in prognosi riservata all’Ospedale del Mare di Napoli.

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