Secondo i primi dati del Sistema di Garanzia 2023
Toscana, Veneto ed Emilia-Romagna si confermano le tre Regioni al vertice della sanità italiana. Fanalino di coda, invece, Sicilia, Calabria e Valle d’Aosta. Sono questi i primi dati del Sistema di Garanzia 2023 per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza. I numeri, ancora provvisori, sono stati mostrati in delle slide dal dg della Programmazione sanitaria Americo Cicchetti in anteprima al Forum Risk Management di Arezzo e pubblicate da Quotidiano sanità. Bene anche Piemonte, Marche e Umbria, mentre rispetto all’anno precedente perde terreno la Lombardia che scende all’ottavo posto, rischiando quindi di uscire dalla cinquina cui spetta una quota premiale.
In generale – riporta Quotidiano Sanità – si confermano 8 le Regioni e Pa italiane che non garantiscono a pieno i Livelli essenziali di assistenza Dai primi dati emerge come complessivamente, nell’anno 2023 registrano un punteggio superiore a 60 (soglia di sufficienza) in tutte le macroaree (prevenzione, distrettuale, ospedaliera) le seguenti Regioni: Toscana, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte, Marche, Umbria, Pa Trento, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Lazio, Campania e Molise. Le Regioni Abruzzo, Calabria e Sicilia presentano un punteggio sotto soglia nell’area della prevenzione e nell’area distrettuale. La Valle d’Aosta è insufficiente nell’area distrettuale e ospedaliera. La Provincia autonoma di Bolzano, la Liguria e la Sardegna presentano un punteggio sotto soglia per l’area della prevenzione; per la Regione Basilicata il punteggio sotto soglia è riferito all’area distrettuale. E’ sufficiente non raggiungere il punteggio minimo (60) anche su uno dei tre indicatori (prevenzione, distrettuale, ospedaliera) per non risultare adempiente.
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