Il suo racconto a LaPresse: "So che corro rischi ma non so che fare"

“Io vengo dal Perù, sono qui dal primo giorno. Prima ero a Firenze ma non hanno preso mio figlio a scuola e ho deciso di venire qui”. A parlare è una delle persone che da circa un mese sta occupando uno stabile nel quartiere di Torre Maura a Roma. Nel suo racconto la donna offre delle indicazioni molto utili anche per capire in che modo questa comunità, già occupante di uno stabile a Cinecittà, si è preparata. Dietro sembra esserci un’organizzazione che chiama i propri connazionali prima delle occupazioni (principalmente disabili e donne con bambini), offre loro ospitalità in cambio di denaro ed evidentemente anche “protezione”. ” Non ho nulla con me, ho sentito che stavano occupando e mi sono aggregata – racconta – Mi hanno avvisato dei compaesani”. Alla domanda se sono costretti a pagare lei risponde: “Soldi? Si ne chiedono, proprio ieri ho dato 50 euro perchè mi hanno detto che dobbiamo pagare la luce e l’acqua anche se so che loro non pagano le bollette ma non avevo alternative. C’è una persona che si occupa di queste cose ma non ci sono italiani. Questa per me è la prima occupazione, so chi è questa gente ma io non ho mai avuto problemi con la polizia. So che corro rischi ma non so che fare”.

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