La Procura di Milano aveva chiesto di archiviare il procedimento

Il gip di Milano, Guido Salvini, ha disposto l’imputazione coatta per porto di armi o oggetti atti a offendere nei confronti di un 53enne fermato in auto con una mazza di legno della lunghezza di 45 centimetri, le scritte ai lati ‘Dux Mussolini – Molti nemici molto onore’ e impressa l’effigie di Benito Mussolini.

La Procura di Milano aveva chiesto di archiviare il procedimento ma per il Gip “appare evidente che la mazza” sia un “oggetto atto ad offendere tra l’altro tenuto a portata di mano dell’indagato” perché “collocata sul sedile anteriore destro”. I fatti sono avvenuti la mattina del 5 marzo quando l’uomo, assistito dall’avvocato Marco Romagnoli, è stato fermato dalla polizia stradale sulla’A51 a bordo di un’auto.

A richiesta di chiarimenti avrebbe spiegato che la mazza gli sarebbe stata donata da “un imprecisato amico ormai scomparso” ma non avrebbe fornito alcuna giustificazione sulla presenza dell’oggetto durante l’udienza in camera di consiglio e nemmeno sulle “immagini impresse” che “evocano motivazioni collegate a un uso violento di carattere politico o parapolitico”. Il Gip ha ritrasmesso il fascicolo al pubblico ministero per formulare l’accusa entro 10 giorni. 

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