La manifestazione dopo gli spari a Ponticelli ma il Comune diserta

Sono più di duemila gli studenti scesi in piazza a manifestare contro la camorra a Ponticelli dopo la sparatoria andata in scena durante l’orario di uscita degli alunni dell’istituto comprensivo statale Toti Borsi Giurleo. I proiettili sparati dai sicari hanno ferito alle gambe Luigi Amitrano, 48 anni, nipote di un elemento di spicco del clan De Luca Bossa. Oggi i giovani di Ponticelli assieme alle associazioni anti camorra, anti racket e alla VI Municipalità hanno gridato il loro No alla malavita organizzata. Assenti i rappresentanti del Comune, era atteso l’assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità, Antonio De Iesu, giunto solo a manifestazione conclusa assieme ad Emanuela Ferrante, assessore allo Sport e alle Pari Opportunità. “Laura Pausini cantava ‘La Solitudine’ ed è lo stesso clima che si respira oggi in piazza, la presenza istituzionale che ci attendevamo è stata completamente disattesa. Ci sono migliaia di ragazzi e sarebbe il caso che almeno in momenti del genere ci fosse una presenza istituzionale soprattutto all’indomani di una sparatoria avvenuta in pieno giorno davanti ad una scuola”, ha affermato Mariano Di Palma, membro dell’Associazione Libera contro le mafie.

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