Dalla tragedia di Aprilia nel 2008 a quella di Grinzane Cavour dello scorso aprile: otto casi negli ultimi 13 anni
Il caso di Sandro Fiorelli, tabaccaio 58enne che ha sparato uccidendo Mirel Joaca Bine, cittadino di origine romene sorpreso a rubare nella sua abitazione a Santopadre, in provincia di Frosinone, conta diversi precedenti.
Il 19 agosto 2008 nella periferia di Aprilia, in provincia di Latina, Davide Mariani, tabaccaio di 44 anni, sparò e uccise Daniel Margineanu, 21enne componente della banda di ladri che aveva organizzato un colpo nella tabaccheria posta sotto la sua abitazione.
Accortosi del trambusto, Mariani scese ed esplose un colpo al buio, mentre i ladri erano in fuga, colpendo mortalmente il giovane. In appello, Mariani è stato condannato a 3 anni per omicidio colposo.
Il 6 ottobre 2011 Angelo Peveri sorprese alcuni ladri a rubare gasolio nel cantiere della sua ditta a Borgonovo Val Tidone, nel Piacentino: avvisato dal cellulare del tentativo di furto, andò in cantiere imbracciando il suo fucile a pompa Mossberg-Maverick, caricato con sei cartucce. Uno dei tre rimase gravemente ferito: Peveri è stato condannato in via definitiva nel 2019 per tentato omicidio.
Il 10 marzo 2017 Mario Cattaneo, oste di Casaletto Lodigiano, uccise Petre Ungureanu, 32 anni, entrato nella sua ‘Osteria dei Amis’ per una rapina: l’oste si difese raccontando che il proiettile, che colpì Ungureanu alle spalle, partì accidentalmente durante la colluttazione con uno dei complici. Il 24 gennaio 2020 Cattaneo è stato assolto dall’accusa di eccesso colposo di legittima difesa.
Il 15 ottobre del 2017 a Latina fu l’avvocato civilista Francesco Palumbo a sparare e a uccidere Domenico Bardi, 42enne napoletano, sorpreso a rubare, insieme agli altri componenti della banda, nella casa del padre. Palumbo esplose 12 colpi, colpendo mortalmente Bardi, ancora sulla scala posta all’esterno della palazzina, e ferendo un complice, Salvatore Quindici. L’avvocato è ora accusato di omicidio volontario e tentato omicidio.
La notte tra il 6 e il 7 giugno 2019 Franco Iachi Bonvin, tabaccaio di 69 anni di Pavone Canavese, alle porte di Ivrea, nel Torinese, sparò e uccise Ion Stavila, 24enne moldavo sorpreso durante il furto nella sua tabaccheria. Secondo la ricostruzione di quella notte, l’uomo sparò diversi colpi in aria, ma uno colpì Stavila che poi morì. Il processo è ora in corso: per lui l’accusa è di eccesso colposo di legittima difesa.
Il 5 dicembre 2019 Stefano Natalini, 68 anni, custode di Villa Gessa a Bazzano, nel Bolognese, sentì dei rumori provenienti dall’esterno della proprietà, come se qualcuno stesse tentando di entrare in casa: a quel punto imbracciò il fucile e sparò tre colpi, colpendo alla schiena e uccidendo Ene Georgean, 32 anni, romeno. Il 25 febbraio 2021 Natalini è stato condannato in rito abbreviato a un anno e quattro mesi per omicidio colposo.
Il 28 aprile 2021 la tragedia a Grinzane Cavour, nel Cuneese, dove il gioielliere Mario Roggero reagì nel corso di una rapina nel suo negozio uccidendo due dei tre ladri, Andrea Spinelli, 44 anni, e Giuseppe Mazzarino, 58 anni e ferendo il terzo Alessandro Modica, 34 anni. Dalle indagini è emerso che i tre erano già in fuga mentre il gioielliere, che aveva già subìto un’altra rapina, sparava diversi colpi alle loro spalle. Per la procura di Asti, Roggero deve rispondere del reato di omicidio volontario plurimo.
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