Ora il Paese dovrà versare 18.400 euro alla ragazza americana per risarcirla

L'Italia dovrà versare 18.400 euro ad Amanda Knox per non averle "concesso il beneficio di un'indagine in grado di far luce sui fatti e le possibili responsabilità" in relazione all'inchiesta sulla morte di Meredith Kercher. Anche se non ci sono prove che la ragazza statunitense sia stata sottoposta a "trattamento inumano o degradante", la Corte europea dei diritti umani ha deciso di condannare l'Italia: Amanda Knox riceverà 10.400 euro come danno non patrimoniale danno e 8.000 euro per costi e spese.

"La Corte di cassazione italiana – ha commentato sul suo blog Amanda Knox – ha già riconosciuto che gli investigatori e gli inquirenti perugini hanno contaminato, manomesso e distrutto prove materiali. Ciò che non è stato riconosciuto è il fatto che questi stessi investigatori e pubblici ministeri hanno anche sottoposto persone innocenti, Raffaele e me, a torture psicologiche e abusi fisici mentre eravamo sotto interrogatorio. Hanno contaminato la loro indagine producendo false dichiarazioni a porte chiuse. E poi ci hanno incolpato".

"Sono stata interrogata per 53 ore nell'arco di cinque giorni, senza un avvocato, in una lingua che capivo forse come un bambino di dieci anni. Quando ho detto alla polizia che non avevo idea di chi avesse ucciso Meredith, sono stato schiaffeggiata nella parte posteriore della testa e mi hanno detto 'Ricorda!'", ha aggiunto la ragazza.

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