Udienza in Tribunale a Torino per chi ha combattuto contro l'Isis in Siria. Fuori dal Palazzo di Giustizia il presidio di solidarietà per i ragazzi che sono sotto sorveglianza speciale per sospetta "pericolosità sociale", misura voluta dalla Procura. "Invece di vedere l'Isis come un problema della società, si vede chi lo ha combattuto come un problema" dice Davide Grasso, uno dei cinque ragazzi convocati in Tribunale. "Non ci sono reati, non veniamo accusati di aver fatto niente di illegale" aggiunge Jacopo Bindi.
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