Niente condanna a morte per Noura Hussein, la giovane sudanese accusata di aver ucciso il marito. A deciderlo una corte di appello del paese africano dopo che a maggio un tribunale aveva condannato la "sposa bambina" per omicidio: Noura sosteneva di essere stata violentata e poi costretta a sposare, quando aveva 16 anni, l'uomo che aveva abusato di lei. La corte d'appello ha annullato la pena capitale e l'ha condannata a cinque anni di carcere più una multa. La condanna a morte di Noura aveva suscitato indignazione e fatto partire una campagna internazionale chiamata "Justice for Noura".

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