Le accuse per la tragedia sfiorata a Torino durante la finale di Champions: oltre a omicidio colposo e lesioni si aggiunge il "concorso"

Novità nell'inchiesta sulla tragedia di piazza San Carlo a Torino, dove lo scorso 3 giugno, durante la finale di Champions League fra la Juventus e il Real Madrid il caos ha causato la morte di una persona, la 38enne Erika Pioletti, e il ferimento di 1.526 tifosi. Stando a quanto riporta oggi La Stampa e quanto anticipato ieri sera dai siti internet dei maggiori quotidiani, la procura starebbe per inviare nuovi avvisi di garanzia.

Sarebbero una ventina gli indagati, tutti fra i vertici della città, per i quali sarebbe anche cambiata la gravità delle accuse. Ai reati già contestati, cioè lesioni e omicidio colposo, si aggiungerebbe anche l'aggravante di avere agito in concorso tra più persone. A oggi gli indagati erano due: Maurizio Montagnese e Danilo Bessone, presidente e direttore di Turismo Torino, l'ente incaricato dell'allestimento di piazza San Carlo per la partita. A loro si aggiungeva la sindaca di Torino, Chiara Appendino, iscritta in seguito alle denunce contro il Comune presentate da alcuni feriti.

La prima cittadina risponde di non aver ricevuto nessun avviso di garanzia. Ma se dovesse riceverlo, "ne darò notizia", rimarca, che conferma "piena fiducia nella magistratura". 

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