Su facebook la presidente viene attaccata da un leghista pugliese: "Quando la stupreranno?". Espulso dal partito

"Guardi io trovo agghiacciante il livello del dibattito di questi giorni. Come se la gravità della violenza dipendesse da chi la mette in atto o da chi la subisce. Lo stupro è uno degli atti più abominevoli che esistano ai danni di una donna. Un crimine esecrabile che lascia conseguenze permanenti, distrugge l'esistenza di una persona". Così la presidente della Camera Laura Boldrini in un'intervista a Repubblica dopo le parole della presidente di Fdi Giorgia Meloni che l'ha accusata di non essersi pronunciata sullo stupro avvenuto a Rimini, dove sembrano essere coinvolti dei nordafricani. "Ma ci rendiamo conto a che punto siamo arrivati? Sono polemiche deprecabili, di chi non ha argomenti e mira solo ad avvelenare il clima".

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Interpellata sul suo silenzio, Boldrini dichiara: "La mia condanna è ovviamente incondizionata. Ci sono delle indagini in corso ma a prescindere da chi sarà ritenuto colpevole spero che la giustizia comminerà pene adeguate alla gravità del reato. Ogni giorno purtroppo abbiamo notizie di violenze, non faccio dichiarazioni di condanna su ogni singolo episodio. Non è il mio lavoro, di professione non commento gli accadimenti del giorno. Faccio una battaglia contro tutte le violenze, in special modo quelle sulle donne. Qualcuno può dubitare del mio impegno in questo ambito? Se lo fa è sicuramente in malafede e con intento strumentale"

IL LEGHISTA PUGLIESE. La presidente della Camera è stata oggi nuovamente attaccata da post offessivi sui social.  E' stato il segretario cittadino di San Giovanni Rotondo (Foggia) di Noi con Salvini, Saverio Siorini, a scrivere su facebook: "Ma alla Boldrini e alle donne del Pd, quando dovrà succedere?". Siorini travolto dalle polemiche e critiche ha provato a scusarsi ma è stato espulso dalla Lega. 

Quanto scritto dal leghista pugliese "è un episodio ripugnante. Stanno toccando il fondo. Cercano la visibilità con questi argomenti, evocando lo stupro nei confronti delle avversarie politiche. Non credo che queste modalità siano tollerate in altri paesi democratici. Sciaguratamente le ho viste praticate solo in teatri di guerra, con conseguenze devastanti". Così la presidente della Camera  Laura Boldrini in un'intervista a Repubblica, in merito al post, poi rimosso, di esponente del Carroccio di San Giovanni Rotondo che aveva scritto: "Quando succederà alla Boldrini e alle donne del Pd?"
 

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