"Lavali col fuoco", "Speravamo nel Vesuvio ma il terremoto va bene lo stesso": sono questi alcuni dei commenti su Facebook e dei post su Twitter che hanno generato l'indignazione sul web. Frasi in cui si augura la morte ai napoletani e ai campani, proprio nelle ore in cui un sisma ha ucciso due persone, ferite 39 e causato 2600 sfollati. Anche grazie al sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, che ha chiesto di segnalare post offensivi e razzisti "riguardanti il dramma anche personale che alcuni nostri concittadini stanno patendo in queste ore", tanti utenti sono stati denunciati penalmente, i post sono spariti e così gli account. Ma il web continua a far sentire la propria voce e in centinaia su Twitter hanno condannato questi comportamenti tanto da far entrare in tendenza la parola "Vesuvio"

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