L'uomo è finito in manette: l'ha tenuta prigioniera una settimana per poterla vendere come schiava sessuale sul deep web

Aveva drogato e sequestrato una modella britannica di 20 anni e l'aveva tenuta segregata in casa per una settima. Voleva poi venderla online sul deep web come schiava sessuale per 300 mila euro in Bitcoin. La squadra mobile di Milano ha fermato un cittadino polacco, accusato di sequestro di persona. L'uomo, finito in manette lo scorso 18 luglio e il fermo è stato convalidato con l'emissione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, ha fornito una sua versione dei fatti agli inquirenti.

La ragazza sarebbe stata attirata su un finto set cinematografico circa 20 giorni fa. È stata drogata con della chetamina, chiusa dentro un sacco, portata in macchina per ore e richiusa in casa dove è rimasta prigioniera per circa una settimana mentre l'uomo cercava di 'piazzarla' su siti pornografici e venderla al miglior acquirente. Lui stesso l'avrebbe rilasciata il 17 luglio, perché madre di un bambino e quindi di "minor valore" sul mercato del sesso online. Al momento l'indagine è per sequestro di persona a scopo di estorsione.

L'uomo, secondo il sostituto procuratore Paolo Storari, è "un soggetto pericoloso che presenta aspetti di mitomania". Le indagini, che in breve tempo hanno portato all'arresto del rapitore, "hanno fornito tanti elementi ci fanno dire con ragionevole certezza che si è trattato di un vero sequestro di persona". "Il soggetto si riteneva appartente al gruppo Black Death (Morte Nera), che si presume attivo sul deep web, su cui esiste un rapporto Europol, la cui esistenza non è però confermata", ha spiegato il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia.

Il sequestratore organizzava aste online per la vendita di ragazze rapite, attraverso annunci in cui indicava razza, nome d'arte e luogo asta. "Non è chiaro però se le giovani fossero state realmente rapite o se l'uomo si inventasse tutto", ha spiegato il pm. L'uomo si presentava anche come 'killer professionista' e si interessava a materiale chimico e veleni. Il caceriere ha confessato agli inquirenti il crimine.

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