L'arrivo al Nord del Paese di un sistema frontale e di aria più fresca in quota darà luogo domenica a numerosi temporali anche violenti

Dopo giorni di caldo record e temperature bollenti e di elevati tassi di umidità in Italia, l'arrivo al Nord del Paese di un sistema frontale e di aria più fresca in quota darà luogo domenica a numerosi temporali. In particolare, sulle regioni settentrionali il rischio di temporali aumenterà sin dal mattino a partire dalle zone alpine, per poi propagarsi rapidamente a Piemonte orientale, Lombardia e, nella seconda parte della giornata, alle regioni di Nordest. I meteorologi di Epson Meteo però avvertono: "questi fenomeni potrebbero essere anche violenti e accompagnati da grandinate. Ci troviamo di fronte, infatti, a tutte le condizioni favorevoli per lo sviluppo di temporali anche di forte intensità".

"La massa d'aria calda e umida presente da più giorni potrà fornire notevole energia alle nubi temporalesche (i cumulonembi) che si sviluppano grazie alle correnti ascensionali- spiega Flavio Galbiati, meteorologo del Centro Epson Meteo-. Quando in atmosfera una particella d'aria è più calda dell'ambiente circostante, riceve una spinta verso l'alto, in quanto è anche più leggera; e questo sollevamento è accentuato quando sopraggiunge dell'aria più fresca in alta quota. Sollevandosi, poi- prosegue l'esperto – la particella d'aria trova una pressione inferiore e quindi si espande, raffreddandosi e condensando il suo contenuto di vapore acqueo in goccioline: ed ecco la nube! L'umidità contenuta nell'aria, trasformandosi in acqua liquida, rilascia a sua volta del calore (calore latente) che genera un'ulteriore spinta di galleggiamento. Questo meccanismo, in presenza di una massa di aria calda e umida- conclude il meteorologo- può dare luogo a cumulonembi molto sviluppati in altezza (8/10 km) e, più la nube si spinge in alta quota, più intensi saranno i fenomeni che accompagnano il temporale: pioggia intensa (nubifragio), grandine, forti raffiche di vento- queste ultime talvolta erroneamente descritte come 'trombe d'aria' (fenomeno molto raro e che invece consiste in una colonna d'aria a forma di imbuto in violenta rotazione che discende dalla base del cumulonembo e che raggiunge il suolo)". 

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