Il ministro Franceschini: "Le prenotazioni indicano successo di pubblico, anche dei giovani, e questo è molto importante"

Al via la trentesima edizione del Salone del libro al Lingotto di Torino, in programma da oggi fino al 22 maggio. "Un piccolo miracolo di capacità di fare sistema, trent'anni non sono passati invano. Il Salone è di tutti noi e di tutti voi. Abbiamo voluto credere nei valori nella cultura nelle idee per tenere insieme il tessuto sociale e civile. Dal 2010 a oggi abbiamo perso 3 milioni di lettori, soprattutto giovani e giovanissimi. Dobbiamo contrastare questa tendenza. La cultura è un linguaggio universale, il tema di quest'anno riguarda le barriere fra nord e sud del mondo: non possiamo non vederle. Non possiamo rinunciare ai valori della solidarietà e della accoglienza", ha dichiarato Massimo Bray, presidente di Fondazione per il libro, la musica e la cultura.

All'inaugurazione era presente anche il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. "Bisogna uscire da questo schema" del Salone come rivincita su Milano, "come sapete ho cercato di evitare la competizione. Ora aspettiamo la fine del Salone di Torino, poi vediamo quale soluzione si può trovare che eviti la competizione". "Ho visto le prenotazioni che indicano successo di pubblico, anche dei giovani, che è importante", ha aggiunto Franceschini.

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