I piccoli venivano strattonati ripetutamente solo perché non erano in grado di tirarsi su da soli i pantaloni

Ancora una storia di maltrattamenti nei confronti di bambini. Era stata già sospesa dal servizio per 10 giorni nell'anno 2010 a causa della sua aggressività, ma ora, un'insegnante di scuola materna è stata sottoposta agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato disposto in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip scaturita da accertamenti del nucleo operativo della compagnia carabinieri di Rimini. Le indagini dei militari, condotte attraverso sistemi di intercettazione video-ambientali, erano iniziate su segnalazione di un'altra insegnante che aveva raccontato di aver assistito in diverse occasioni a una serie di condotte aggressive e violente tenute dalla donna nei confronti dei piccoli a lei affidati nella sua sezione. Tali comportamenti stavano ingenerando nei bimbi reazioni traumatiche ed un perdurante stato di ansia e terrore.

Le dichiarazioni della denuncia hanno trovato riscontro riscontro nelle immagini acquisite giornalmente dai carabinieri a partire dal febbraio di quest'anno, e dalle quali emergeva la negativa modalità di relazione dell'indagata con i minori connotata da aggressività e prepotenza, da strattoni e spinte: i bimbi erano terrorizzati e in soggezione psicologica. Tanti gli episodi: bambini sgridati e minacciati con tono di voce vessatorio; piccoli strattonati più volte solo perché non erano in grado di tirarsi su da soli i pantaloni oppure perché non riuscivano a raggiungere in tempo un luogo nell'aula dove l'insegnante aveva deciso di radunarli. Insomma una situazione 'abituale' di insostenibile disagio fisico ma soprattutto psicologico, che può, secondo il perito del caso, causare danni irreparabili nelle relazioni comportamentali e sul sistema cognitivo e di apprendimento di soggetti in età evolutiva quali appunto i bimbi in questione.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata