Manifesta una cinquantina di abitanti di Fegino - il quartiere in cui si è verificato l'incidente

"Stiamo manifestando perché non hanno ancora iniziato la bonifica, quindi stiamo vivendo 24 ore su 24 con la puzza sotto il naso e abbiamo i primi segnali di disagio, come narici che bruciano, persone che si sentono male, bambini chiusi in casa. Ora basta". A dirlo sono una cinquantina di abitanti di Fegino – il quartiere genovese in cui domenica sera si è verificato lo sversamento di petrolio – che questo pomeriggio sono scesi in strada per manifestare perché, dicono, "dopo questo disastro ecologico non ci sentiamo tutelati dalle istituzioni. Chiediamo che ci sia un intervento immediato per ripristinare l'alveo del fiume e togliere tutto ciò che causa questo terribile odore che, tra l'altro, causa problemi alla gola". Molti hanno indossato mascherine bianche per proteggersi dalle esalazioni di greggio. Intanto dal Comune di Genova fanno sapere che "proseguono gli interventi per impedire il deflusso a mare del petrolio sversato nei torrenti Fegino e Polcevera. La situazione è costantemente monitorata da parte della Protezione civile del Comune e delle altre istituzioni impegnate".

Il sindaco Marco Doria questa mattina ha effettuato un sopralluogo con l'assessore alla Protezione civile Giovanni Crivello. E' arrivato, inoltre, a Genova Roberto Oreficini, coordinatore dell'ufficioárischi idrogeologici della Protezione civile nazionale, che si è recato a sua volta sul Polcevera e a Fegino, accompagnato dall'assessore Crivello. Erano presenti il prefetto vicario Paolo D'Attilio, la Capitaneria di porto, Arpal, Ispra, la Protezione civile comunale e regionale.
 

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