" Ai profughi e al popolo greco ho portato la solidarietà della Chiesa" ha detto Francesco

"Ringrazio quanti hanno accompagnato con la preghiera la visita che ho compiuto ieri nell'Isola di Lesbo, in Grecia. Ai profughi e al popolo greco ho portato la solidarietà della Chiesa. Erano con me il Patriarca Ecumenico Bartolomeo e l'Arcivescovo Ieronymos di Atene e tutta la Grecia, a significare l'unità nella carità di tutti i discepoli del Signore". Lo ha detto Papa Francesco dopo l'Angelus. "Abbiamo visitato uno dei campi dei rifugiati: provenivano da Iraq, Siria, Africa, da tanti paesi. Li abbiamo salutati circa 300 di questi profughi, uno a uno, tutti e tre – Patriarca Ecumenico Bartolomeo e l'Arcivescovo Ieronymos e io -. Tanti erano bambini, alcuni di loro hanno assistito alla morte dei genitori e dei compagni, alcuni morti in mare. Ho visto tanto dolore". – "Voglio raccontare un caso di un uomo giovane. Lui è musulmano, era sposato con una ragazza cristiana: si amavamo e si rispettavano, ma lei è stata sgozzata perché non ha voluto rinnegare la sua fede", ha aggiunto il papa.
 

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