"E' una storia non edificante ma che ora finisce". E' il direttore della residenza reale che fu dei Borbone di Napoli, Mauro Felicori, a parlare così a LaPresse, dagli Stati generali del Turismo di Pietrarsa, in merito alla vicenda di affittopoli alla Reggia di Caserta. Una vicenda che ha visto sotto i riflettori la Reggia, dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanità per gli alloggi, anche di pregio, situati al suo interno, occupati dai privati per cui sono stati corrisposti canoni mensili compresi tra un minimo di 3 euro e un massimo di 145 euro, con danni che ammonterebbero a 1,2 milioni. Una storia che potrebbe finire con il direttore Felicori, bolognese, da 6 mesi a Caserta a occuparsi della Reggia, che monta sulla bicicletta e va a vedere se fra 3 mesi, che è l'ultimatum che ha dato agli inquilini firmando lo sfratto, trovera' vuote quelle case. "Ma se così non sarà- assicura il direttore, che e' stato anche accusato dai sindacati del palazzo reale borbonico di restare fino a tarda ora nella Reggia di Caserta mettendo in questo modo a rischio l'intera struttura museale – chiamero ' la forza pubblica". Che ne farete degli alloggi quando saranno liberati dagli inquilini senza titolo? La Reggia di Caserta intende concedere in gestione spazi nell'ex convento dei Passionisti per servizi di ospitalità turistica per giovani con possibilità di permanenze per gli studenti. Anche in quegli alloggi accoglieremo dei ragazzi , sarà bello vedere la Reggia piena di giovani.
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